Villains
LTD
#39
All
Killer No Filler
Riassunto
La Villains LTD è stata
assalita da una coalizione di aspiranti conquistatori
del mondo, l’Elite, che ha lasciato solo un uomo in piedi: il professor DeCeyt con la sua Chiave dello
Zodiaco.
Nel frattempo Switch, Shades, Eclisse,
Pathfinder e Slim Snake sono stati
licenziati per aver cospirato
contro l’Imperatore...e sono stati attaccati
da Graviton.
Terra Selvaggia, Antartide
Nel mezzo di una giungla preistorica nascosta dai ghiacci dell’Antartide, il dottor Sergei Krylov alias la Presenza raduna le energie radioattive nel proprio corpo.
Ai suoi piedi giacciono i resti del suo trono volante ed i corpi privi di sensi dell’Elite, il gruppo di aspiranti dominatori del mondo che aveva assemblato.
L’Artiglio Giallo ed il Padrone del Mondo, più volte minacce per l’intero pianeta. Gorgon, leader di una sezione estremista della Mano (piuttosto impressionante visto che normalmente si tratta di fanatici assassini non-morti).
Persino la sua amata Starlight, detentrice di un potere che rivaleggia con un’arma atomica ad alto potenziale, è stata incredibilmente inadatta alla missione; ha assorbito gran parte dell’attacco, ed anche la sua fiamma nucleare fatica per non spegnersi.
La giungla è un campo di battaglia su cui sono sparse le macerie del nuovissimo quartier generale della Villains LTD, nonché alcuni dei suoi agenti più potenti: il Laser Vivente, l’Uomo Radioattivo, Speed Demon ed Insomnia.
A restare in piedi sono solamente la Presenza e l’uomo che è venuto ad uccidere, l’autoproclamatosi Imperatore del Crimine: Augustus DeCeyt, che ora si sta avvicinando a lui con passi lenti e calibrati.
Stringe in mano la misteriosa Chiave dello Zodiaco, un oggetto che la Presenza sta iniziando a desiderare.
-Ritengo necessaria una precisazione, dottor Krylov. Nonostante in comuni circostanze io rifugga dall’indulgere in barbariche dimostrazioni di ostilità, in passato ho ucciso con le mie stesse mani. Si è sempre trattato di affari, capirà.
-Se desidera una tregua, professore, cercare di suscitare
la pietà della Presenza è inutile. Lei è sulla mia strada per la conquista del
mondo.
-La qual cosa non mi causerebbe nessun problema, dottore, se non fosse per un particolare. Per un singolo istante, io e la Chiave siamo entrati in sintonia perfetta…per quel secondo ho ottenuto la vera conoscenza. Poi i suoi lacché mi hanno…distratto.
Mentre parla, DeCeyt mantiene la sua eterna implacabile mancanza di emozioni. Eppure c’è qualcosa, nei suoi occhi, che mette in guardia la Presenza da un imminente attacco collerico. Non si tratta di un qualcosa di astratto: negli occhi dell’Imperatore brilla la luce stellare della Chiave.
-In altre parole, è una questione personale tra noi due. Ed io non lascio mai che le questioni personali escano dal mio controllo.
-Meno parole, professore, e più fatti.
-Un’idea affascinante, dottor Krylov. Credo che la accontenterò – risponde DeCeyt, stringendo nel pugno la Chiave dello Zodiaco e rilasciando un raggio dorato di energia distruttiva.
La Presenza risponde a tono, concentrando la propria energia nucleare in una risposta altrettanto violenta.
Il bagliore generato dallo scontro dei due esseri illumina la giungla. In superficie, dalla spessa coltre di ghiaccio che li sovrasta iniziano a filtrare i primi raggi.
Doomstadt, Latveria
L’unico essere vivente ad osservare attentamente la battaglia si trova in un altro continente, quando lo schermo che proietta le immagini si oscura improvvisamente.
Victor Von Doom in quel momento sta tenendo d’occhio altre sedici proiezioni olografiche, mentre sofisticati programmi di analisi controllano ogni trasmissione sul pianeta, scegliendo cosa mostrare al proprio padrone in base a migliaia di criteri pre-programmati.
Lo schermo nero inizia ad elencare tutti gli ultimi dati ricevuti. Lo studio della radiazione riflessa dalla Presenza potrebbe tornare utile per rivelare ulteriori segreti della Terra Selvaggia, oltre ad aggiungere un ennesimo piano per fermarlo nel caso minacci gli interessi di Latveria.
La tecnologia dell’Artiglio Giallo è troppo obsoleta per risultare utile, così come quella aliena del Padrone del Mondo. Gli altri super-umani presenti sono, al più, irrilevanti.
-Un vero peccato che i sensori abbiano ceduto, i miei studi sulla Chiave dello Zodiaco sono ancora incompleti.
Più del 90% dei dati che passano sullo schermo, infatti, si riferiscono alla Chiave. Per quanto si tratti di uno strumento di potere di gran lunga troppo instabile per i piani di Destino, sarebbe da stupidi sottovalutarne la pericolosità. Specialmente considerato chi la sta usando.
Destino spegne i monitor e si alza in piedi, riflettendo per qualche istante. DeCeyt è un giocatore molto subdolo, e non tarderà molto a capire che è stato Destino stesso ad inviare la Presenza per ucciderlo.
-Se la Presenza non riuscirà ad uccidere DeCeyt, saranno necessari seri provvedimenti. E’ il momento di contattare il resto del “V8”. Nel caso la Presenza ne esca vincitrice…starà al Dottor Destino sfruttare al meglio il più grande errore del professore.
Uno dopo l’altro i volti del Teschio Rosso, del Mandarino, Von Strucker, Zemo, Viper e Darklady appaiono sugli schermi del dittatore. Nessuno di loro è contento di scoprire con quale facilità Von Doom possa contattarli contro la loro volontà. Con molti di loro non sarà facile ripetere l’impresa; Destino sa già di dover sfruttare l’occasione al meglio.
Prima che uno soltanto di loro abbia il tempo di dire una sola parola, Destino agisce.
-Il Re di Latveria vi concede un accordo che non potrete rifiutare.
Nonostante la tensione sia più che tangibile, nessuno degli interlocutori si affretta a rispondere. Sotto la sua maschera di metallo, Destino accenna un sorriso.
-Destino sapeva che questo avrebbe attirato la vostra attenzione.
Grande Deserto
Sabbioso
Australia Occidentale
Cinque ex membri della Villains LTD si trovano davanti ad un portale di teletrasporto, indecisi su come agire. Dall’altra parte, come sanno bene, c’è uno dei superumani più potenti del pianeta pronto ad ucciderli.
-Beh, che aspettate ? – tenta di spronarli Switch – Credevo ne avessimo discusso; dobbiamo scoprire chi ci ha mandato contro Graviton.
-Preferirei prima scoprire come faremo a non farci ammazzare – risponde imbarazzata Pathfinder, cercando di rimettere in sesto i capelli scompigliati dall’affondamento dell’isola della Fondazione Candor.
-Se l’Elite non lo avesse fornito di una protezione dal mio sguardo mortale saremmo già a posto – le fa eco Shades.
-Quindi che dovremmo fare, nasconderci con la coda tra le gambe ad aspettare che la situazione migliori da sola !? – insiste Switch.
-Certo. E’ quello che facciamo sempre – risponde l’uomo ombra a denti stretti.
-Non ci posso credere...stai veramente pensando di arrenderti ? – protesta Eclisse, afferrando l’impermeabile nero del padre ombra.
Shades si volta verso di lei; è difficile a dirsi per colpa degli occhiali da sole, ma è chiaro che il suo sguardo è severo.
-Vuoi darmi lezioni di strategia, ragazzina?
-Siete la Villains LTD ! Avete sconfitto gente molto più in gamba di questo Graviton... il Flagello Nero ci ha quasi ammazzato, ma ne siamo usciti !
-Dove credi di essere, nei Vendicatori ? Sono un assassino, non un eroe. Non porto avanti un lavoro a meno di non essere certo di poter vivere.
-Eravamo la Villains LTD – si morde un labbro Pathfinder – Senza DeCeyt a guidarci, non so se potremmo...
-Stronzate !!! – scatta Switch, zittendo immediatamente i suoi compagni di squadra –‘Finder, DeCeyt ti stava dicendo cosa fare quando hai steso Speed Demon ? O quando hai combattuto contro 57 ?
-Ecco...
-Shades, non conoscevi neanche DeCeyt quando abbiamo fermato Annihilus ! O quando hai quasi ucciso MODOK ! Slim, abbiamo fatto fuori la Società dei Serpenti senza che DeCeyt ci dicesse cosa fare ! Ed Eclisse...tu ci hai fatto un culo così anche quando eravamo coordinati da DeCeyt ! Siamo quello che siamo oggi anche grazie a lui, certo, ma DeCeyt non è la Villains LTD !!!
Switch si toglie la maschera, pur di guardare negli occhi i suoi compagni. Con quello sguardo di determinazione che è proprio solo dei pazzi e di chi ha ragione, conclude quasi ringhiando:
-NOI siamo la Villains LTD ! Siamo i criminali più pagati e pericolosi del pianeta, nessuno può dirci cosa dobbiamo fare ! Non la legge, non DeCeyt, e soprattutto non una testa di cazzo con il controllo della gravità ! Quindi ora muovete il culo, o a costo di dover...
-Ci sono ! – schiocca le dita Slim Snake, interrompendo l’arringa finale del teleporta.
Tutti gli altri criminali si voltano verso il Deviante, che inizia sorridere mostrando i canini.
-Ho un piano. Possiamo sconfiggere Graviton.
Oceano Pacifico, cinque minuti dopo
Graviton sta sorvolando le acque che hanno inghiottito l’isola di Sanguin Ostrov, che lui stesso ha appena affondato. La sua testa è ancora annebbiata, e non è affatto sicuro del perché lo abbia fatto.
Si sta prendendo il suo tempo per tornare alla base dell’Elite...in fondo sa bene che nessuno potrebbe fermarlo, anche perché nessuno può sapere dove si trovi.
Sulla sua strada appare un portale di teletrasporto nero, e Graviton sorride e si prepara ad aumentare di tremila volte il peso di qualunque cosa ne esca.
-Ah, mi avevano detto che non eri facile da uccidere. Non crederai davvero che io caschi in un trucco del...
Pathfinder appare da un portale alle spalle di Graviton, e lo colpisce con un calcio appena un istante dopo che quest’ultimo ha alzato uno scudo gravitazionale. L’attacco è stato così rapido da non lasciargli il tempo di annullare completamente la forza del colpo.
Entrambi cadono attraverso il portale; la differenza è che Pathfinder sa benissimo dove porti. Graviton colpisce il terreno, ancora protetto dallo scudo; l’unica cosa che gli impedisce prima di spaccarsi la faccia contro l’asfalto.
Pathfinder rimbalza con un paio di salti acrobatici, riuscendo ad atterrare in tutta sicurezza. Graviton si sta rialzando a fatica, quando due gigantesche ombre a forma di mano lo schiacciano in mezzo a due autobus che gli esplodono addosso.
-Shades !!! Non potevi tirargli addosso qualcosa che non contenesse dei civili !?!? – si lamenta la mutante.
-Certo che potevo – sorride l’ombra.
-BASTA!!! – grida Graviton da sotto le macerie, annullando il loro peso e scaraventandole nella stratosfera. E’ chiaramente fuori di sé dalla rabbia, mentre inizia a fluttuare afferrando il proprio mantello.
-Perché non capite che sono invincibile ? Perché non lo capisce nessuno ? Perché nessuno mi rispetta !?!?
La gravità delle strade di Sidney inizia a cedere; migliaia di australiani, poco abituati a trovarsi davanti una battaglia tra super-esseri nel bel mezzo della giornata, si stanno allontanando il più velocemente possibile.
Le persone si sollevano in aria; le macchine, i cartelli stradali, l’asfalto, niente sembra più capace di restare ancorato al terreno. Shades è l’unico a restare tranquillo, non avendo una massa nella sua forma intangibile, si sta mettendo a posto i guanti di pelle nera.
-Continuo a pensare che avremmo dovuto lasciar perdere...
Lo scontro sta avvenendo all’ombra di due grattacieli che Graviton deve ancora distruggere, quindi Shades ha parecchio materiale su cui lavorare. Senza alcuno sforzo apparente, le ombre prendono forma e costituiscono migliaia di lance, lame e mazze chiodate che si lanciano da sole verso il signore della gravità.
-Per favore...saranno anche ombre, ma se gli dai una massa sono sotto il mio controllo – ride Graviton, bloccando le armi nere a mezz’aria. Mentre lo fa, non si accorge che l’aria alle sue spalle si sta raggruppando in un denso fumo grigiastro.
Eclisse è ancora per metà nella sua forma gassosa quando Graviton si accorge della sua presenza; si difende come è solito fare, aumentando il peso del proprio avversario, non considerando che la forza vampira della ragazza richiederebbe uno sforzo ben maggiore per fermarla.
Comunque il pugno di Eclisse lo colpisce al mento con una forza di gran lunga inferiore rispetto a quanto lei sperava, visto che invece di staccargli la testa si limita a fargli un occhio nero.
Graviton è così sconvolto da concentrare su se stesso tutta la propria attenzione; le persone precipitano a terra, in alcuni casi per più di cinque metri. Il secondo pugno di Eclisse non lo coglie più impreparato, ed il braccio della mezza vampira si riduce in nebbia grigia sotto il suo potere.
-Mi hai fatto male !!! – urla Graviton, rilasciando un’onda di energia gravitazionale per spazzare via Eclisse.
La ragazza, il cui corpo ritorna istantaneamente nebbia sotto l’urto scatenato, sperimenta in pieno l’onda: un cilindro d’aria pesante migliaia di tonnellate la investe, passando attraverso un grattacielo che è attraversato da parte a parte con una potenza inimmaginabile.
Il rumore è assordante, e così come la polvere sollevata riempie le strade non lasciando spazio a nient’altro. Pathfinder si rialza in piedi e corre verso Graviton, saltandogli addosso con tutta la sua forza e calciando il suo scudo personale.
Graviton si volta lentamente verso di lei, come se avesse a malapena avvertito il colpo. Lei ripete l’attacco con un calcio rotante, ma si ritrova bloccata per aria.
-Sei carina. Potresti essere la mia schiava personale – le dice Graviton tenendola ferma per uno stivale.
-Certo che sei fissato con questa storia del potere assoluto. Devi compensare qualcos’altro ? – gli risponde Pathfinder sputandogli in faccia.
-Ripensandoci... – alza le spalle Graviton, lasciandola andare e facendole segno di allontanarsi.
Come conseguenza, Pathfinder è scaraventata dall’altra parte della strada. Sfonda il muro esterno di un palazzo, poi quello interno, per uscire dall’altra parte e colpire duramente un altro muro.
In questo momento pesa più di cinquanta tonnellate, ben più di quanto la sua superforza possa sollevare...e più di quanto anche il suo corpo potenziato possa sopportare a lungo, specialmente vista la difficoltà di respirare in quelle condizioni.
Graviton è avvolto dal proprio mantello come da una toga romana, e con l’arroganza di un imperatore cammina a mezz’aria tra la distruzione che ha causato.
Ignorando i lamenti delle centinaia di feriti, Shades si avvicina al signore della gravità (anche non gli dispiacerebbe avere il tempo per godere della situazione).
-Devo ammettere che il tuo stile ha...del potenziale – sorride Shades aggiustandosi gli occhiali.
-Siamo ad uno stallo, uomo ombra. Io non posso farti del male visto che la gravità non ha effetti su di te...ma qualsiasi cosa usi contro di me deve avere un peso, e quindi diventerebbe vulnerabile. Se tu non fossi intangibile, in questo momento ti schiaccerei come un insetto.
-Vogliamo solo una cosa da te, Graviton: sapere chi ti ha mandato per ucciderci. Lasciaci perdere e ti lasciamo in pace.
-Non posso. Se siete ancora vivi devo rimediare...
-Degli altri non me ne frega niente – ammette Shades – Ma sai che non puoi uccidermi, e quindi gli altri non saranno contenti. Facciamo così: se mi dici chi ti ha mandato, scomparirò nell’ombra per un po’ e potrai dire che mi hai fatto fuori.
-Hmm. E perché lo faresti ?
-Sono immortale. Un paio d’anni di vacanza non sono niente, rispetto alla rottura di scatole di averti continuamente in mezzo ai piedi.
-Non so; mi sembra una trappola. Mi fa male la testa...credo che l’effetto delle macchine dell’Artiglio Giallo stia svanendo...
-L’Artiglio Giallo ? E’ stato lui a mandarti ? In effetti ce l’aveva a morte con noi...
-No, non è stato l’Artiglio.
-Allora chi ?
-Tutti quanti gli altri. Tutti quelli a cui la Villains LTD ha rovinato gli affari...tutti quelli che vi vogliono uccidere...c’è una coalizione. La Presenza crede di aver fatto tutto da solo, ma Gorgon me l’ha spiegato... si fanno chiamare l’Ottava Coalizione. L’Elite doveva essere il gruppo di assalto, prima che la Presenza ne prendesse il controllo.
-Una coalizione ? E chi ne fa parte ?
-Ho rispettato il patto; che ci guadagni a saperlo ? Se devi scomparire per qualche anno, che ti importa della Villains LTD ?
-Direi che abbiamo ottenuto abbastanza. Eclisse ?
Un fumo nero si solleva dalle macerie, ricomponendo il corpo della ragazza. Il suo ampio mantello nero ed il cappuccio ne nascondono completamente il corpo, che brucerebbe all’istante se la sua pelle fosse esposta anche minimamente alla luce del sole.
-Ancora tu ? Sparisci, mi piacciono più vecchie – risponde Graviton, aumentando il peso della mezza vampira a duecento tonnellate...senza effetto: Eclisse continua ad avanzare.
-Cosa ? Non è possibile ! Non dovresti avere questo potere ! Soltanto Shades può... hey !!!
Qualcosa graffia il collo del signore della gravità, che si volta di nuovo verso l’uomo-ombra... che si è tolto uno dei guanti di pelle, mostrando gli artigli e la pelle a squame verde.
-Shades se ne è andato mentre le prendevi da Pathfinder, imbecille – risponde Slim Snake alzando gli occhiali per mostrare gli occhi da serpente.
-Scommetto che pensavi che il serpente fosse l’unico di noi a poter cambiare forma – continua “Eclisse”, mentre la sua massa nera riprende il vecchio aspetto di Shades.
-Non vi servirà a niente ! Io sono il signore della gravità !!! – strilla Graviton, allargando le braccia.
Invece di far sprofondare l’isolato nel magma terrestre come voleva fare, però, scopre che non accade nulla.
Slim Snake ritorna alla sua solita forma, mostrando tutti i suoi denti ben affilati e spiegando:
-Il mio corpo produce naturalmente un veleno che agisce da potente sedativo, lo sapevi ? Forse sì. Ma nessuno ti ha detto che io e DeCeyt abbiamo fatto qualche esperimento...in dosi massicce e somministrato nel modo giusto, il veleno non fa perdere conoscenza ma blocca certi tipi di funzioni superiori del cervello.
-Non abbiamo tutto il giorno, Slim – protesta Shades.
-Il punto è...il veleno impedisce a un super-essere di usare al massimo i suoi poteri. Funziona solo per cinque minuti, ed una volta soltanto prima che si sviluppino degli anticorpi...quindi capirai perché non la uso quasi mai. A dire la verità, non l’ho mai testata sul campo...ma penso funzioni, tu che dici ?
Graviton si guarda attorno preoccupato; è completamente sbiancato in volto, e non è colpa del veleno.
Slim Snake si accarezza i denti. Shades si sfrega le mani. Ed in lontananza, Graviton può vedere il palazzo che ha danneggiato: è sul punto di crollare a metà...ma un enorme portale di teletrasporto è appena apparso sulla cima del grattacielo, e scende lentamente inghiottendo tutto il resto.
Racimolando tutto il coraggio di cui è ancora capace, Graviton spicca il volo: anche se per il momento non riesce ad esercitare verso l’esterno il suo potere, il suo raggio di azione limitato gli permette ancora di manipolare la gravità attorno al suo corpo.
-Adesso posso divertirmi anch’io ? – chiede Slim Snake.
In lontananza, Pathfinder esce saltando dal muro che aveva sfondato e salta verso uno dei grattacieli vicini. Nell’aria si sta ammassando una densa nuvola grigia che si dirige verso Graviton.
-No, direi di no. Chi ha scritto “l’inferno non ha furie paragonabili a una donna disprezzata “ non ha mai provato ad umiliare una super-criminale.
Pathfinder salta verso il palazzo, rimbalzando sulle sue finestre fino al grattacielo adiacente. Un altro salto la porta ancora più in alto, ed un altro ancora: salendo di volta in volta per più di quindici metri alla volta, raggiunge rapidamente Graviton che non può muoversi alla sua solita velocità.
Non sarebbe abbastanza per arrivare a colpirlo, se Eclisse non riprendesse forma proprio sopra l’ex signore della gravità. Il tentativo di aumentare il suo peso non funziona: la mezza vampira lo colpisce con tutta la sua forza, scaraventandolo verso il suolo.
Graviton ha eretto uno scudo di gravità attorno a sé, a malapena sufficiente per sopravvivere... ma la presa che riesce a mantenere sul proprio potere è sempre più incerta.
E finalmente Pathfinder lo raggiunge, colpendolo con un calcio a mezz’aria.
Graviton riesce a stabilizzare la propria posizione, ma non può fare nient’altro. Pathfinder lo usa per saltare verso un edificio, rimbalzando per tornare addosso a lui; questa volta il campo resiste a malapena, non facendolo cadere, ma ha comunque sentito parte del colpo.
Pathfinder rimbalza di nuovo, e torna all’attacco: il colpo è attutito, ma non abbastanza. La mascella di Graviton si rompe.
Mentre lui urla di dolore, Pathfinder ricomincia i rimbalzi. Graviton scende lentamente, ma lei si muove così rapidamente da non lasciargli il tempo di precipitare a terra.
-Ne ho abbastanza di quelli...
Braccio rotto.
-...che mi fanno sfondare i muri...
Clavicola rotta.
-...solo perché sono l’unica...
Tibia spezzata.
-...superforte del gruppo !!!
Due costole polverizzate.
-Ne ho abbastanza di essere...
Polmone perforato.
Pathfinder cambia posizione nell’ultimo rimbalzo, trovandosi direttamente sopra a Graviton a più di venti metri da terra.
-QUELLA CHE FINISCE SEMPRE IN OSPEDALE !!!
Un ultimo calcio, il più potente di tutta la serie. Pathfinder non ha nulla contro Graviton, in realtà... e non è lui che sta calciando. Privata di tutti i congegni mentali installati dal Flagello Nero, ed in continua compagnia degli altri membri della Villains LTD, inizia a ricordare qualcosa della sua vita precedente all’amnesia.
Adesso non ricorda ancora cosa le ha fatto DeCeyt, ma di certo sa che cosa le ha fatto provare. Ed è a DeCeyt che ha destinato tutto l’odio di quel calcio.
Graviton è ancora intatto unicamente grazie alla frazione di potere che non lascia andare, e nient’altro. Il calcio lo scaraventa al suolo, dove sfonda l’asfalto ed affonda nel terreno sputando litri di sangue...e dove resta, privo di ogni potere e dignità.
Pathfinder prosegue i propri rimbalzi fino a saltare verso un lampione, che utilizza per una complicata acrobazia che la lascia scendere a terra. E’ in piedi davanti al corpo martoriato di Graviton, insieme ad Eclisse che si sta riformando al suo fianco.
Shades esce da un’ombra del terreno, e Slim Snake arriva massaggiandosi il cranio calvo pieno di scaglie.
-Wow. Ricordami di restare dalla tua parte.
Un enorme portale nero di teletrasporto appare in mezzo alla strada, rilasciando la metà superiore del grattacielo che Graviton stava per distruggere. Swith è sul tetto, apparentemente affaticato da un teletrasporto di quella portata.
-Merda, non ditemi che mi sono perso tutto il divertimento !?
Terra Selvaggia, Antartide
Il corpo radioattivo della Presenza giace in mezzo ad un deserto radioattivo. L’Imperatore del Crimine è in piedi davanti a lui, illuminato dalla Chiave dello Zodiaco. Il suo respiro è affannato, faticoso, insopportabile... è esausto, ma è ancora in piedi.
-Un’esperienza...illuminante, dottor Krylov. Le mie...congratulazioni.
-Professore ? – lo chiama una voce femminile, estremamente preoccupata.
Augustus DeCeyt si volta verso di lei; è Insomnia, che cerca di proteggersi il più possibile con il proprio mantello verde. Dietro a lei, l’Uomo Radioattivo tiene in braccio il corpo leggermente ustionato di Miss Link. Il Laser Vivente è nella sua forma umana, e sta aiutando Speed Demon a reggersi in piedi.
-Si allontani da quel tizio ! Potrebbe essere ancora..
-Le assicuro, signorina Insomnia, che il dottor Krylov non può più emanare una sola goccia di energia radioattiva. La Chiave ha assorbito tutti i raggi nocivi, anche se a quanto vedo il rilascio di energia ha decisamente rovinato il paesaggio. Che fine hanno fatto gli altri membri dell’Elite ?
-Non sono riuscito a fermare la nave dell’Artiglio Giallo prima che se ne andasse con Gorgon – ammette il Laser Vivente.
-E per quanto riguarda il Padrone del Mondo e Starlight ? – chiede DeCeyt.
-Nessun segno per nessuno dei due – ammette Insomnia – Ma si può sapere che è successo ? Link ci ha detto che ha licenziato Switch e gli altri...
-Naturalmente. Ora è il momento di distruggere le macerie e curare le nostre ferite...dopodiché, troveremo una nuova base. Avrò bisogno di qualche giorno per recuperare le energie mentali necessarie alla costruzione di una nuova...
Il discorso dell’Imperatore si interrompe per l’apparizione improvvisa di una colonna di fiamme nere uscite dal terreno. Gli agenti si preparano allo scontro, ma DeCeyt alza una mano per fermarli.
-A riposo. Conosco il nostro ospite.
Una donna in striminziti abiti di pelle nera, avvolta da un ampio mantello più scuro delle tenebre, esce dalla colonna di fiamme. Darklady, ovviamente.
-Professore...
-Milady. Sono costretto ad ammettere che il suo tempismo lascia molto a desiderare...temo di avere alcune questioni personali da risolvere, al momento.
-Hm, sì, lo vedo – risponde la strega, smuovendo il corpo della Presenza con un piede: è completamente inerte – Purtroppo la cosa non può aspettare. Il Dottor Destino ha indetto una riunione straordinaria del V8.
-Il V8 non si è mai riunito in seduta – commenta DeCeyt.
-Lo so. Per questo è straordinaria. Non vorrà far aspettare i suoi alleati, vero ?
C’è qualcosa nel tono della donna che non convince pienamente il professore... ma su una cosa ha ragione: si tratta di un impegno che non può prorogare, non dopo aver investito così tante risorse e così tanto tempo in questa fragilissima alleanza.
-Naturalmente no, milady. Non impiegherò molto tempo – si scusa il professore, avvicinandosi alla donna che avvolge entrambi con la propria Cappa delle Ombre.
I due signori del male scompaiono in un’esplosione di fuoco nero, lasciando gli agenti superstiti nella più totale incertezza su cosa fare.
Una base segreta
sotto i ghiacci della Groenlandia
Le porte a tenuta stagna si aprono, lasciando entrare nel santuario l’Artiglio Giallo e Gorgon. Nessuno dei due ha molto da dire; era inconcepibile che la Villains LTD sopravvivesse ad un attacco in pieno stile da parte dell’Elite...eppure sono stati sonoramente battuti.
Ad accoglierli c’è un uomo imprigionato in un costume nero di metallo, che non lascia nessuna apertura. Non dice una parola, ma non ha altra scelta: le corde vocali gli sono state asportate.
Lo strano terzetto raggiunge la stanza principale, dove il servitore si inginocchia di fronte al trono dorato.
L’Artiglio Giallo e Gorgon si scambiano un’occhiata di disappunto; non approvano questo tipo di comportamento, ma sanno che questa alleanza è troppo importante per lasciarsela sfuggire solo per questioni di orgoglio.
Sul trono è seduta una donna sudamericana, ed osservano a lungo l’elaborato vestito con pericolosa scollatura e lo sguardo di pura pazzia.
-La Presenza è sconfitto, forse morto – esordisce Gorgon (non ha buone notizie da anteporre alle cattive, del resto) – Il Padrone del Mondo e Starlight hanno disertato.
-L’Elite è stato un completo fallimento – rincara la dose l’Artiglio Giallo – Eravamo l’arma più potente a disposizione della Coalizione, e non abbiamo fatto che qualche danno collaterale.
-Al contrario, li abbiamo messi l’uno contro l’altro. La caduta di DeCeyt è solo iniziata – si compiace la donna.
Si alza in piedi, scendendo dal trono ed avvicinandosi ai due alleati. I suoi occhi brillano di una luce dorata ultraterrena, mentre dice:
-Tutto procede secondo i miei piani. Giustizia sarà fatta.
Gorgon e l’Artiglio Giallo chinano la testa di fronte al Flagello Nero, in rispetto della propria alleanza...e soprattutto, di ciò che resta del potere della Chiave dello Zodiaco.
Ambasciata latveriana ad Alberia
Nei sotterranei dell’edificio, il fuoco nero di Darklady porta l’ultimo ospite alla improvvisata riunione del V8.
Al centro di un ampio salone ottocentesco, abbellito da opere d’arte inestimabili e giganteschi ritratti di Re Victor Von Doom, c’è una tavola rotonda che raccoglie alcuni degli uomini più pericolosi e ricercati del pianeta, se non della storia.
-Benvenuto su suolo latveriano, professor DeCeyt. Immagino conosca già i miei altri ospiti – lo saluta il Dottor Destino.
-E’ sempre un piacere, dottor Von Doom. Ci siamo già...incontrati, come ricorderà.
DeCeyt prende il suo posto di fianco a Darklady, rispondendo a tono a tutti gli sguardi carichi di odio indirizzati alla sua persona.
Il Teschio Rosso, il Barone Von Strucker ed il Barone Zemo sono seduti l’uno a fianco all’altro, dall’altra parte del tavolo, ed il loro disprezzo è chiarissimo.
Il Mandarino siede a fianco di DeCeyt, ed è chiaramente poco contento di trovarsi in questa condizione. Uno dei suoi pugni è sul tavolo, come per tenere sotto controllo eventuali attacchi grazie ai suoi potentissimi anelli.
Il Dottor Destino è l’unico ad essere in piedi, tra il Mandarino ed il Teschio Rosso. E’ il primo a parlare:
-Non è un mistero che questa alleanza risulti scomoda a tutti quanti i presenti. Ricordatevi che vi trovate su suolo latveriano, e quindi soggetti alla mia volontà assoluta...ed anche se il mio dovere di re sarebbe di scacciare immediatamente qualsiasi criminale di bassa lega entro i confini del mio regno...anche soltanto un lembo di terra come questa ambasciata... questioni di onore, che Victor Von Doom considera supremo ma che non si aspetta che gente come voi capisca, mi obbligano a prestarvi temporaneo asilo.
-Veniamo al dunque, Von Doom, non c’è bisogno di ricordarci quanto sei innamorato della tua voce – risponde il Teschio Rosso rilasciando una lunga boccata di fumo dalla sua sigaretta con bocchino.
-Destino non desidera restare in tua compagnia più a lungo dell’indispensabile, Teschio. Ho deciso di indire questa riunione in un luogo il più sicuro possibile, pur mantenendo un certo grado di neutralità.
-A proposito – interviene il Barone Von Strucker – Viper mi ha nominato suo rappresentante temporaneo in questa seduta. Accetterà di sottostare alle nostre decisioni, ma ha preferito non prendere parte alla votazione. Una sorta di obiezione di coscienza nichilista, suppongo...
-Non capirò mai quella donna – alza gli occhi il Teschio Rosso.
-Nonostante tutto, vi ho fatto arrivare qui per proporre la seguente mozione: propongo, come primo atto del V8, da parte di tutti i presenti e dei loro sottoposti...
Sotto la maschera, DeCeyt non mostra il proprio compiacimento. Dopo tutti i suoi sforzi non era sicuro di aver convinto Destino a questa alleanza...ma è una grande vittoria.
-La completa e totale cessazione di qualsiasi trattativa, di qualsiasi genere, con la Villains LTD.
-Come !? – chiede DeCeyt alzando la voce, e scattando in piedi. Il più grande pianificatore del mondo non aveva minimamente pensato a questa eventualità !
-Che cosa significa questo, dottore ? - protesta.
-Propongo che nessuno della sua organizzazione lavori più insieme a noi, professore...con l’eccezione di qualsiasi contratto già stipulato o attualmente in corso, glielo concedo.
-Io sono pienamente d’accordo – risponde con gioia il Teschio Rosso, che sorriderebbe se avesse ancora le labbra.
-Io voto di sì, chiaramente – gli fa eco il barone Strucker.
-Sì – risponde semplicemente il barone Zemo.
-Assecondo la mozione – prosegue il Mandarino.
-No – dice Darklady dopo un ampio respiro, cercando di non guardare negli occhi DeCeyt che risponde:
-Questa manovra non sarà senza conseguenze, Destino. Per quanto possa valere, il mio voto è contrario.
-La proposta passa con cinque voti a favore e due contrari. Destino ha parlato – conclude il sovrano.
-Questo è oltremodo oltraggioso. Credete che abbia bisogno di voi per continuare il mio lavoro ?
-E lei crede veramente di poterci battere tutti quanti, professore ? Mi sembra che lei ci avesse pesantemente sottovalutato – tira le somme il barone Strucker.
-Ora, se non vi dispiace, avrei anche io una proposta da mettere ai voti – si alza in piedi Zemo – Propongo l’immediata dissoluzione del V8.
-Destino approva.
-Così come il Mandarino. Non avrebbe mai funzionato...
-Lo ha fatto per quasi un intero minuto, molto più di quanto credevamo tutti. Voto per la dissoluzione – sottolinea il barone Strucker.
-E’ stata una totale perdita di tempo. Voto per la distruzione del V8 – risponde il Teschio Rosso spegnendo la sigaretta sul tavolo inestimabile.
-Mi dispiace, professore, ma non ho scelta – ammette Darklady nascondendo la propria delusione sotto la Cappa delle Ombre – Devo votare sì.
-E’ il suo turno, DeCeyt, sempre che la cosa importi – lo incalza Destino.
-Voto sì. Tanto vale farla finita – risponde l’Imperatore del Crimine, con solo una punta di malinconia nella propria voce.
-Allora è ufficiale – conclude Zemo – Per sette voti a favore e zero contro, il V8 cessa di esistere da questo momento.
-Il che significa che, se non sparirete tutti immediatamente dalla vista di Destino, nessun debito d’onore vi può aiutare.
Darklady è la prima a sparire, seguita all’istante dal Mandarino. DeCeyt fissa negli occhi Victor Von Doom per un solo istante, per poi chinare la testa e dire prima di scomparire:
-Ben giocata, dottore.
Il terzetto nazista Teschio Rosso-Strucker-Zemo scompare poco dopo, per cortesia della tecnologia di Hydra. Poco prima di sparire, il Teschio Rosso si lascia sfuggire un pensiero:
“E’ un peccato perdere l’occasione di sfruttare e distruggere quel dittatore zingaro...ma se ho ragione, allearmi alla Ottava Coalizione è stata un’idea migliore”.
Sydney, Australia
Graviton era arrivato sul continente poco meno di dieci minuti prima. Ora giace in mezzo ai detriti più morto che vivo, senza più alcun controllo sul suo potere.
Attorno a lui ci sono cinque agenti della Villains LTD...o forse ex-agenti.
Switch scende in strada, avvicinandosi al suo corpo. Evidentemente provato dagli eventi della giornata, ma evidentemente contento di vedere il signore della gravità pesantemente sconfitto.
-Direi che è il caso di andarcene prima che arrivino i Vendicatori o peggio.
-“Peggio” ? – alza un sopracciglio Shades.
-Non è da escludere che DeCeyt ci stia tenendo d’occhio con la Chiave. Conosco ancora qualche nascondiglio di cui non sa niente...almeno credo...per cui sarà il caso di riposarci e pensare al da farsi.
-Cos’altro c’è da fare ? Andiamo a suonargliele ! – propone Eclisse – Abbiamo sconfitto Graviton, no ?
-Ma il veleno non funzionerebbe con DeCeyt – le ricorda Slim Snake – Anche perché lui ne sa anche più di...uh-oh.
-Non è uno “uh-oh” di quelli positivi, vero ? – chiede Pathfinder.
-Mi sono ricordato di una cosa: il veleno non ha effetti cumulativi. Tutta la sua efficacia deriva dal tempo in cui può restare nel sangue...quindi, nel caso la vittima sanguini molto...
Il terreno trema con una potenza titanica, con un effetto così devastante da impedire a tutti i presenti di restare in piedi.
Il corpo martoriato di Graviton si solleva da terra; ha troppe ossa rotte per potersi muovere, e la mascella rotta gli impedisce di parlare...ma non ne ha bisogno: le sue azioni sono molto più eloquenti.
Sta respingendo la materia con la forza di un tornado, così che niente possa più avvicinarsi e ferirlo in alcun modo.
I suoi occhi sono quelli di un pazzo, anche più del solito. Odio e rabbia puri, e nessun freno inibitorio a rallentarlo... Switch si trova proprio di fronte a lui, e sa che non arriverà nessuno a salvarlo.
E’ spaventato a morte, e vorrebbe assolutamente scappare. Sarebbe facile per lui: con il più semplice dei pensieri potrebbe essere in qualsiasi altro punto del pianeta.
Ma è stanco. Stanco di nascondersi, stanco di aspettare che altri pensino per lui, stanco di distogliere lo sguardo, stanco di essere una pedina.
Non può fare la cosa che gli riesce meglio, cioè scappare. Quindi fa la seconda cosa che gli riesce meglio: pensare velocemente in situazioni estreme.
Crea un disco di teletrasporto e lo afferra, lanciandolo come un disco. Quando non sono collegati ad un portale di uscita sono quasi indistruttibili. Graviton non fa nulla contro Switch, anche se potrebbe schiacciarlo col pensiero: vuole farlo soffrire.
Quindi dirige il suo potere verso il disco nero. Con sua sorpresa, però, il disco non rallenta: se ne era dimenticato, ma i dischi di teletrasporto di Switch non sono soggetti alla gravità. Avrebbe dovuto pensarci quando li aveva visti fluttuare a mezz’aria !
Solleva da terra dei detriti per formare uno scudo, esattamente la cosa su cui Switch contava: crea un secondo portale tra il primo e Graviton, ed uno alle sue spalle.
Non lo aveva mai fatto finora, e non sa se è possibile: un portale di teletrasporto può passare dentro un altro ?
Può farlo. Il disco appare tre metri dietro a Graviton. Switch non è Capitan America, quindi il disco non ha abbastanza forza per raggiungere il bersaglio... o almeno lo sarebbe, se Pathfinder non avesse intuito che cosa stava per fare Switch.
Colpisce il disco in rovesciata, scagliandolo a tutta velocità verso Graviton... il cui errore era stato fatale: se avesse aumentato la gravità invece di abbassarla, Pathfinder non avrebbe avuto la forza di saltare e calciare in quel modo. Invece le ha reso il compito ancora più facile !
Il disco indistruttibile passa attraverso il campo gravitazionale, che non lo può influenzare in alcun modo, e colpisce Graviton con tutta la forza di un calcio a piena potenza di Pathfinder.
Il corpo di Graviton cade a terra, così come tutto ciò che si trova attorno.
Il suo ultimo sfogo ha alzato tutta la polvere e le macerie create dalla battaglia precedente... così violenta e soprattutto così fulminea da non aver dato a nessuno il tempo di reagire.
Come era prevedibile, tutti i giornalisti della città si sono riuniti attorno all’area dello scontro, incuranti della propria incolumità ai limiti dell’incoscienza.
Nonostante la polvere, uno dei cameramen riesce ad inquadrare Switch mentre crea un portale di teletrasporto e porta al sicuro il resto della squadra.
Si avvicina per avere una ripresa migliore prima che svaniscano del tutto, quando inciampa su qualcosa in mezzo alle macerie.
Lo inquadra subito: è il cadavere di Graviton, la cui testa recisa è già rotolata un paio di metri più in là.
Sull’asfalto, passando anche sopra al super-criminale morto, c’è una scritta con dello spray. L’immagine farà il giro del mondo entro la fine del giorno:
TOGLIETEVI TUTTI DI MEZZO
QUESTA VOLTA E’ PERSONALE
BY VILLAINS LTD